Raffaele Castelli - Isernia
"Il manoscritto parte da un motivo di
dolore che impernia l'intera storia, raccontata non solo dal punto di vista
della protagonista principale, ma a volte anche da altri personaggi, che
aiutano a comprendere meglio la storia sia di Tessa, sia successivamente di
Ester, due donne legate tra loro da un mistero che unirà passato e
presente. E ciò è anche la forza di
questo romanzo di cui se ne avverte la tenacia anche nei particolari, tutti
incatenati gli uni agli altri. Così come è piacevole per la semplicità dei
giorni che si trascorrono nella vivace New York, scalfita in seguito da un paio
di eventi drammatici.
Molto potente, al livello
emozionale, sono le scene di passione
della protagonista, descritta in momenti diversi e irripetibili, mai volgari.
Il testo è un romanzo d'amore vero, un
campo tenero e misterioso che s'incontra qualche volta nella vita, non spesso,
dove si entra talora con incoscienza e, invece, si conosce con saggezza quando
passa qualche anno dalla gioventù. L'allegoria della prima vita che non è
concessa agli umani di ripercorrere e correggere. In questo senso il romanzo di
Terry Salvini acquista un valore carico di sentimento, un'opera da gustare con
attenzione, come spesso avviene per gli scritti che hanno un'anima dentro."